Problema: una media società manifatturiera ci ha chiesto di aiutare il suo middle management a costruire una cultura e un linguaggio di leadership comune.
Contemporaneamente chiedeva un’attività che fosse anche incentivo e consolidamento per un gruppo già funzionante ma poco funzionale.
La soluzione che abbiamo offerto è stata la metafora dei Trapper di fine settecento in Nord America. Li abbiamo portati (insieme ai due proprietari e al direttore generale anch’essi muniti di zaino regolamentare e racchette da neve) sui monti del basso Lario dove, marciando per una giornata nella neve fresca hanno dovuto a rotazione gestire un gruppo di 8 persone in tutti i suoi aspetti: acquisto viveri, allestimento piccolo campo innevato, assistenza durante la marcia, creazione di ponti di corde per passaggi difficili, cottura del cibo ecc.
Ad ogni ora cambiava la funzione di guida nel gruppo, e alla fine di ogni fase la guida “uscente” riceveva una pagella da parte dei “guidati” in base alle caratteristiche di leadership definite in precedenza con il board dell’azienda.
A sera, arrivati in rifugio, si è lavorato sui feedback ricevuti, la loro coerenza con le attitudini e abitudini quotidiane, e sull’ applicazione nel mondo lavorativo delle modifiche metaforiche positivamente sperimentate.
Il mattino dopo, scesi a valle, di nuovo si è tenuta una sessione d’aula per la stesura di piani di miglioramento individuali aziendali sulla base dell’esperienza vissuta, piani controllati nella loro efficacia durante un follow up tenutosi un mese dopo in sede.
L’azienda ci ha commissionato, sulla base dei risultati ottenuti, altri due seminari.